Addio al passaporto come lo conosciamo, ora cambia tutto radicalmente: stiamo assistendo a un’incredibile rivoluzione che rivoluzionerà il modo in cui affrontiamo i viaggi.
La velocità dell’evoluzione tecnologica è straordinaria: non appena ci abituiamo alle funzioni di un dispositivo, ne arrivano altre ancor più interessanti. Ma questo rapido cambiamento è un bene o un male? Non possiamo dirlo con certezza, tuttavia, è innegabile che quando la tecnologia è impiegata in modo efficace, i benefici sono notevoli per tutti. Un Paese europeo ha deciso di abbracciare questa rapidità sperimentando il passaporto virtuale. Esploriamo insieme di cosa si tratta.
Il termine “passaporto virtuale” si riferisce alle credenziali di viaggio digitali (Dtc), un progetto intrigante che consente di creare in modo sicuro una versione digitale del proprio passaporto fisico, conforme agli standard dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO).
Se dovessimo dimenticare il passaporto a casa, non sarebbe più un problema, poiché le credenziali Dtc sono memorizzate in modo sicuro nel wallet del cellulare. In questo modo, tutti possono mantenere il controllo dei propri dati personali e condividerli solo quando necessario durante il viaggio, contribuendo a garantire autenticità, integrità e proprietà, riducendo al contempo il rischio di frodi.
Il progetto pilota di questa innovativa tecnologia è stato lanciato in Finlandia, precisamente presso l’aeroporto di Helsinki, fino al 31 marzo di quest’anno. Grazie alla collaborazione tra Finnair, la polizia finlandese e Finavia, i passeggeri della compagnia aerea possono volare verso destinazioni al di fuori dell’area Schengen in modo più rapido e senza intoppi.
Per partecipare, basta registrarsi come utente Dtc volontario e utilizzare il passaporto digitale al controllo di frontiera durante le partenze e/o gli arrivi in Finlandia. Poiché il progetto è ancora in fase iniziale, sono state selezionate solo alcune destinazioni specifiche per la sperimentazione.
Per coloro che parteciperanno alla sperimentazione, il feedback è di grande importanza per la guardia di frontiera, che invierà un sondaggio per raccogliere opinioni.
Ma le novità non finiscono qui: il servizio immigrazione finlandese sta valutando la digitalizzazione e la conversione dei permessi di soggiorno in codici a barre 2D con dati biometrici nell’ambito del progetto. Considerando che il permesso di soggiorno è un documento di viaggio essenziale, l’obiettivo è supportare il Dtc, producendo anche documenti di accompagnamento in formato digitale.
Infine, è da notare che la Direzione nazionale della polizia sta esaminando attentamente la gestione degli errori dei chip nella registrazione, creazione e utilizzo del Dtc.
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