Verde, piccante e spesso temuto: il Wasabi ha un compito ben preciso: a spiegarlo è il noto tiktoker giapponese.
Capita a tutti che, una volta recati al ristorante a seguito di una voglia irrefrenabile di sushi, insieme al piatto desiderato, arrivi lui, il wasabi, quell’irriverente e piccante compagno che divide gli amanti del sushi. Sebbene sia un elemento chiave di questa pietanza, l’occidentale medio, con il suo palato cresciuto con salse a base di ketchup e maionese, spesso guarda al wasabi con occhi sospettosi. In molti, ogni qualvolta gli si presenta davanti, cercano di spostarlo dalla propria pietanza con il terrore di entrarvi in contatto.
Per chi è abituato a sapori più decisi, il wasabi può sembrare una sorta di viaggio selvaggio: la bocca diventa arida, e solo i coraggiosi sopravvivono all’assalto piccante. In questo periodo, gli italiani hanno imparato ad accettarlo, vista l’insistenza dei ristoranti nel offrirlo ogni qualvolta ci si presenta un piatto di sushi. L’usanza attuale è quella di sceglierne una piccola porzione nella salsa di soia; ma qual è il suo reale utilizzo? E soprattutto, perché viene utilizzato nella cucina giapponese? A dare una risposta esaustiva (e inaspettata), è colui che la tradizione la conosce bene.
Questo ingrediente ha una funzione ben precisa, ma la maggior parte degli amanti del sushi non lo sa. A riempire questa lacuna culturale è stato Kenta, in arte Whoiskenta, un noto divulgatore di cultura giapponese su Tik Tok. Come ci spiega lui stesso, nel ‘gergo’ del sushi chef viene chiamato “Namida”, che tradotto in italiano significa “lacrima”. Da qui potrebbe scappare un sorriso, vista l’estrema piccantezza. Tuttavia, il wasabi è un ingrediente indispensabile per il sushi, ma non solamente per esaltare il sapore, ma anche per eliminare l’odore del pesce.
Oltre a questo, la nota salsa verde aiuta a prevenire le intossicazioni alimentari, aimé, comuni dell’assunzione di pesce crudo. Alcuni studi, infatti, hanno dimostrato che il wasabi ha un potente effetto battericida. Oltre a questo importantissimo ruolo, vi è un’altra degna funzione, ma stavolta nella preparazione del sushi: si tratta di un collante che permette di tenere insieme il pesce e il riso. Insomma, anche senza volerlo, è già presente nei nostri piatti.
Infine, kenta ci spiega che per assaporare al meglio questa salsa, andrebbe messo sul pesce: o del sashimi o del sushi, ma non nella salsa di soia come siamo comunemente abituati. Insomma, vale la pena provare.
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