Un viaggio al Polo Nord è un’esperienza irripetibile, una destinazione diversa da tutte, ma richiede una preparazione speciale.
Per la maggior parte delle persone, le regioni polari sono ancora terre pure e remote, misteriose custodi di una natura incontaminata con magie e ricchezze che necessitano di protezione: tuttavia aumenta sempre più il numero di chi decide di andare in viaggio al Polo Nord.
C’è stato un tempo, non molto tempo fa, in cui era quasi impossibile per una persona media viaggiare fino al Polo Nord. Se non si era esploratore dell’Artico, semplicemente non c’era modo di arrivarci. Con l’avvento del turismo polare negli anni ’90 tutto è cambiato e oggi esistono diversi modi per raggiungere la destinazione. Ecco come prepararsi al meglio per questo viaggio unico.
Chi decide di andare in viaggio al Polo Nord dovrebbe sapere che uno dei suoi punti forti è l’aurora boreale. Questo è uno dei fenomeni più sorprendenti del nostro pianeta. Quando i raggi solari colpiscono le nostre particelle atmosferiche, vediamo una reazione colorata, con onde viola, verdi e blu che danzano nel cielo. Un luogo esclusivo come il Polo Nord può sembrare irraggiungibile per il viaggiatore medio, ma al giorno d’oggi non è più così. Innanzitutto è bene conoscere qualche informazione in più sul clima che si potrebbe trovare una volta giunti a destinazione.
Il tempo e il clima dipendono fortemente dal periodo dell’anno in cui si visita. Il Polo Nord è più caldo del Polo Sud e le condizioni sono più costanti. Inoltre ha un clima freddo ma secco. Poiché il mare è ghiacciato, l’acqua non può evaporare, quindi non piove e l’umidità è bassa. L’estensione meridionale del circolo polare artico si basa sui due giorni del solstizio, ma più si viaggia a nord, più lunghi sono i periodi di assenza di sole – la notte polare – e il periodo di sole costante – il sole di mezzanotte. Pertanto, al Polo Nord c’è luce solare continua per sei mesi, da fine marzo a fine settembre.
Quando ci si prepara per le regioni polari, è essenziale capire che il modo in cui ci si veste determina il proprio livello di comfort. L’obiettivo non è sempre indossare quanti più strati possibili, ma prepararsi in modo intelligente. E’ consigliato avere in valigia biancheria intima traspirante. Come strato intermedio, è consigliata la lana o pile, non cotone. Questi sono materiali che possono bagnarsi un po’, ma isolano comunque il corpo. Per quanto riguarda lo strato esterno, è raccomandato un capo che protegge gli strati interni dall’umidità e dovrebbe aiutare contro il vento. Dunque un articolo impermeabile e antivento.
Tra i capi necessari, ci sono sicuramente da menzionale i pantaloni impermeabili, resistenti all’acqua. Anche mantenere le mani calde e asciutte è una sfida importante. Guanti sottili in polipropilene dovrebbero essere indossati sotto guanti caldi in modo da poterli togliere per utilizzare la fotocamera e mantenere un certo livello di protezione dal freddo. Questi dovrebbero essere abbastanza larghi da consentire una buona circolazione sanguigna.
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