Se si parla di luoghi fantasma non si può non menzionare questa città. Prende vita solo per 8 giorni l’anno per un motivo specifico.
Nel deserto del Nevada, ogni anno per 8 giorni, prende vita quello che è genericamente considerato un luogo fantasma. Per il resto dell’anno tutto tace, ma in quel periodo succede qualcosa di davvero sorprendente.
Luoghi fantasma, il deserto si anima solo per 8 giorni
Ogni anno dal 25 agosto al 2 settembre, il deserto del Nevada esce dalla categoria dei luoghi fantasma e prende vita.
Il motivo è quello che molti definirebbero un festival, ma a realtà è che si tratta di qualcosa che è molto di più di un semplice festival. In molti lo definiscono un simbolo, un’ode alla creatività umana e alla libertà di espressione.
Nel cuore del deserto del Nevada, tra le dune di sabbia e sotto un cielo stellato, il Burning Man Festival è andato in scena per la prima volta nel 1991, diventando un punto di riferimento per artisti, sognatori e avventurieri provenienti da tutto il mondo.
Questa metropoli temporanea, chiamata Black Rock City, sorge e svanisce come un miraggio in soli 8 giorni all’anno, lasciando dietro di sé solo tracce di arte e ricordi indelebili.
Il tema del 2024 è la curiosità, un invito a scoprire, un richiamo all’avventura. Il Burning Man Festival è stato concepito nel 1986 da un atto di ribellione quando Larry Harvey e un gruppo di amici costruirono una maestosa scultura di legno a Baker Beach, San Francisco, per poi darla alle fiamme. Questo gesto simbolico, sfida alle norme sociali convenzionali, segnò l’inizio di un evento che, a causa di problemi con le autorità locali, fu spostato a Black Rock City, nel Nevada, l’anno successivo.
Le particolarità del festival
Il paesaggio desolato e affascinante del Nevada è diventato la dimora permanente del Burning Man Festival, dove arte, creatività e libertà trovano ogni anno una nuova incarnazione. Installazioni artistiche affascinanti, opere di grande impatto, sorgono come miraggi tra le dune, trasformando il deserto in un caleidoscopio di colori e forme. Ma l’arte visiva è solo una delle espressioni creative: la città temporanea pulsa al ritmo di musiche diverse, offrendo spettacoli teatrali, balletti improvvisati e performance di danza.
Il Burning Man Festival non è solo un raduno, ma un inno alla cultura del “leave no trace” (non lasciare traccia). I partecipanti sono chiamati al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente, portando via ogni cosa che hanno portato, non solo oggetti ma anche ricordi, emozioni e momenti.
Per coloro che intendono partecipare, è essenziale essere preparati per le condizioni estreme del deserto. Con temperature che possono facilmente superare i 40 gradi Celsius durante il giorno e precipitare rapidamente di notte, occhiali protettivi e bandana sono elementi indispensabili. Inoltre, l’approvvigionamento di acqua e cibo è cruciale per affrontare l’ambiente ostile. Nonostante ci siano punti vendita all’interno del festival, portare le proprie provviste è una scelta saggia data la possibilità di prezzi elevati durante l’evento.