Questa è la Chiesa più spaventosa d’Italia, conoscete la sua storia? Da brividi: come visitarla

Spettrale e al tempo stesso bellissima: è la chiesa più spaventosa d’Italia, visitarla mette i brividi. Ecco dove si trova.

È uno dei misteri delle campagne italiane: la chiesa incompleta più grande e spaventosa della Penisola. La sua è una di quelle storie che fanno venire i brividi.

Questa chiesa è da paura
Dove si trova la chiesa più misteriosa d’Italia? – ttiviaggi.it

Come succede per diverse altre opere incompiute del nostro Paese il fascino del mistero si lega a una storia che ha dell’incredibile, conosciuta da pochissime persone. Di certo ciò che rimane è una costruzione altissima e di ampie dimensioni.

Questa chiesa è rimasta, quale testimone muta e silenziosa, a offrire uno spettacolo surreale che si mostra ai viandanti di passaggio. A loro e a tutti ha una storia da raccontare che si trascina da decenni.

Chiesa più spaventosa d’Italia, qual è la sua storia

La chiamano l’incompiuta di Brendola: la sua storia rappresenta il sogno infranto di un intero paese. Parliamo appunto di Brendola, in provincia di Vicenza. È qui che si trova una chiesa incompiuta alta quasi 30 metri e che si estende per ben 1124 metri quadrati. Ma qual è la sua storia?

Storia della chiesa più spaventosa d'Italia
Ecco come si presenta l’incompiuta di Brendola (Foto Facebook @In Paese – Brendola) – ttiviaggi.it

Per capirlo bisogna riavvolgere il nastro del tempo di quasi un secolo: fino al 1926, nel momento in cui nel paese di Brendola, come quasi ovunque del resto, era molto diffuso un vivo  campanilismo che divideva le quattro frazioni e parrocchie del comune. Per pacificare gli animi il parroco di allora decise di unire tutti gli abitanti di Brendola sotto un’unica chiesa che doveva essere grandissima e bellissima, da dedicare a San Michele Arcangelo.

Nacque così un comitato ad hoc per realizzare l’imponente struttura che doveva unire i cittadini di Brendola. Nel 1931, una volta ottenuti i permessi da parte del vescovo locale, venne deposta la prima pietra dando il via alla costruzione della chiesa per la quale vennero utilizzati come materiali le pietre del Monte Comunale e la sabbia del Guà. Tutto sembrava procedere per il meglio prima che intervenissero una serie di eventi imprevisti a far arenare i lavori.

Il blocco dei lavori e quegli strani “riti” celebrati all’interno

Prima (nel 1938) la malattia dell’arciprete che aveva dato inizio ai lavori. La facciata era pronta e venne collocata all’interno della chiesa la statua di San Michele Arcangelo (alta 4 metri e scolpita da Giuseppe Zanetti). Ma i lavori andarono piuttosto a rilento e finirono per bloccarsi del tutto con lo scoppio della seconda guerra mondiale. Una volta terminato il conflitto, invece di riprendere l’opera si fermò per sempre. Il motivo del blocco definitivo dei lavori rimane avvolto nel mistero. Si racconta che all’interno della chiesa incompiuta sarebbero stati praticati dei riti esoterici, ulteriore ostacolo alla sua consacrazione.

Nell’estate 2022 è arrivato il progetto per restituire alla città l'”incompiuta” – che fa parte anche dei Luoghi del Cuore FAI – riprogettandola per renderla fruibile. Una volta messa in sicurezza, il progetto è quella di restaurarla in modo che sia accessibile al pubblico.

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