Cosa si nasconde sotto una delle fontane più belle e famose al mondo è sempre stato un mistero. È stato finalmente svelato.
La Fontana di Trevi è sicuramente uno dei capolavori artistici che il mondo intero ci invidia. Riconosciuta come la più grande e scenografica tra le fontane presenti nella Città Eterna, la quale ne ha davvero di belle e suggestive in ogni angolo o piazza. Considerata una tappa obbligatoria per i milioni di turisti che si riversano a Roma. La fontana costituisce la mostra dell’Acqua Vergine, l’acquedotto che Marco Vespasiano Agrippa condusse a Roma nel 19 A.C. per alimentare le terme.
Gettare la monetina nelle acque della fontana di Trevi è un rito obbligatorio e di buon auspicio, prima di partire da Roma. Esprimere un desiderio, a occhi chiusi, gettandosi alle “spalle” quella monetina, è un rito a cui nessuno, romani e non, rinuncia per nulla al mondo. Ma cosa c’è al di sotto di questo capolavoro del grande architetto Gian Lorenzo Bernini?
La città dell’acqua: Vicus Caprarius
La Fontana di Trevi custodisce un fascino senza tempo, e l’idea che i suoi sotterranei possano custodire altre bellezze, magari non così famose come la fontana in superficie, desta interesse da parte di molti. Proprio nei sotterranei si trovano le strutture di una domus d’epoca imperiale, il castellum aquae dell’Acquedotto Vergine e i suggestivi reperti, venuti alla luce nel corso dei lavori di ristrutturazione dell’ex Cinema Trevi. Questo “mondo subacqueo” parallelo alla Fontana di Trevi custodisce l’area archeologica sotterranea del Vicus Caprarius – la Città dell’Acqua.
Una volta giunti in prossimità della Fontana di Trevi, basta percorrere solo 50 metri a piedi e si arriva al sito archeologico Vicus Caprarius. Ci si addentra in un mondo sotterraneo davvero affascinante sotto Trevi, il rione dove sorge la bellissima fontana famosa in tutto il mondo. La domus romana, di cui abbiamo già parlato, è datata I secolo d.C. All’interno dello stesso complesso misero un serbatoio d’acqua il quale aveva come ruolo quello di rifornire l’acquedotto vergine e quindi la Fontana di Trevi.
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Anche qui infatti i tanti turisti a Roma lanciano le loro monetine come rito propiziatorio. In effetti è come se fosse un “condominio d’acqua”, per renderlo in parole povere, ma senza sminuirne l’importanza storica e archeologica. Quando si va a visitare la fontana di Trevi bisogna andare anche addentrarsi in questo sito. Una vera e propria “città di acqua” a pochi metri dalla meravigliosa Fontana di Trevi.