Scoprire perché in un igloo la temperatura non è così fredda come si pensa. Qual è il segreto di queste costruzioni di ghiaccio?
Gli igloo sono le costruzioni a forma di cupola costruite dagli eschimesi o inuit nelle regioni artiche. Sono proprio come le immaginiano, avendole vista in film e documentari: delle semisfere con un ingresso a tunnel, nelle quali trovare rifugio e conforto in quelle condizioni estreme, con vento gelido e temperature esterne decine di gradi sotto zero.
C’è da fare una precisazione però per le popolazione del estremo nord, gli igloo indicano tutte le loro case, anche quelle costruite con legname e pietre. Infatti le abitazioni di ghiaccio sono per gli inuit delle sistemazioni di fortuna, costruite come rifugi durante le lunghe battute di caccia, lontane dai villaggi.
Il segreto degli igloo, perché non sono così gelidi
Questi rifugi servono a proteggere i cacciatori dal clima estremo dell’esterno, sono dei veri e propri contenitori termici grazie all’aria presente nella neve. L’aria infatti è un ottimo isolante termico e il principio è lo stesso usato nei doppi vetri con l’aria che isola, perché contenuta nell’intercapedine dei cristalli.
Che l’effetto isolante sia molto efficace lo dimostra la temperatura di 15 gradi raggiunta all’interno dell’igloo da due persone. Il calore è prodotto direttamente dai corpi umani, quindi se all’interno della costruzione si trovano più persone, il calore che si sviluppa è maggiore. Questo è anche uno dei motivi perché queste popolazioni vivono e cacciano in gruppi piuttosto numerosi.
Un igloo si costruisce trovando una base di neve compatta su cui alzare il rifugio. I mattoni sono abbastanza grossi, ne possono servire delle misure di 90 centimetri per 40 per 20, con dimensioni che diminuiscono, crescendo di livello. Il pezzo più difficile da montare è quello in alto che serve a tappare l’igloo.
Per la sua costruzione occorrono degli strumenti da lavoro, come un coltello da ghiaccio e una piccozza. Ergerlo non è semplice, con la neve fresca a fare da cemento. Serve un ingresso e la fossa a freddo da scavare davanti l’igloo a fare da sifone per l’aria fredda che scende verso il basso. Importanti dei fori per il ricambio dell’aria, con ossigeno al posto dell’anidride carbonica.
All’interno dell’igloo è possibile accendere anche un fuoco senza che il ghiaccio dei mattoni fonda. L’aria calda si raffredda rapidamente a contatto con le pareti gelide, a sciogliersi è solo la parte esterna dei mattoni di ghiaccio, mentre si forma uno strato di ghiaccio più resistente che consente di tenere accesso il fuoco.