Latte d’avena, farci colazione è una pessima idea: si rischia grosso

Bere il latte d’avena a colazione è una pessima idea: ecco cosa si rischia a bere questa bevanda a prima mattina e le migliori alternative.

Si cercano sempre alternative sane al latte vaccino e in commercio ci sono diversi sostituti come il latte di riso, il latte di mandorla, il latte di cocco o il latte d’avena. Molte volte si deve abbandonare il consumo del latte vaccino perché si ha un’intolleranza e queste sembrano delle buone alternative.

Latte d'avena: i rischi di berlo
I rischi di bere il latte d’avena a colazione – ttiviaggi.it

Il latte d’avena per esempio è molto scelto perché ha un buon sapore o perché magari si segue un regime alimentare vegano. Ecco che diventa buonissimo anche da aggiungere al caffè la mattina. Si crede che questa sia un’alternativa sana e salutare ma in realtà non lo è. 

Cosa si rischia a bere il latte d’avena a colazione e le migliori alternative

Il problema del latte d’avena a colazione è molto più grave di ciò che si pensa: la glicemia si alza immediatamente dopo un sorso di questa bevanda (ovvero si alza la concentrazione di glucosio nel sangue). Fino a poco tempo fa questo livello era considerato rilevante solo nel caso delle persone affette da diabete ma ora va preso in considerazione anche nelle persone senza patologie. 

Latte d'avena: i rischi di berlo a colazione e le migliori alternative
I rischi di bere il latte d’avena a colazione e le migliori alternative – ttiviaggi.it

Uno squilibrio nel livello di zucchero nel sangue può essere la causa di attacchi di fame, scarsa energia e stanchezza, acne, sonno insufficiente, offuscamento della mente. Il latte di avena è fatto con un cereale e quindi si tratta di amido, quindi in sostanza si sta bevendo un “succo di cereali” che contiene molto glucosio e ciò porta ad un picco glicemico.

Nella preparazione del latte di avena la maggior parte delle fibre vegetali viene filtrata, con il risultato che il prodotto contiene poche o nessuna fibra, e quello che resta è solo lo zucchero vegetale. Ciò fa capire quanto sia sbagliato berlo, soprattutto a colazione. In pratica sin dalle prime ore del giorno si raggiunge il picco glicemico e ciò ha ripercussioni sulla produttività e sulla presenza di tutta la giornata.

Il latte vaccino e le bevande a base di frutta secca sono alternative migliori, il primo perché contiene proteine e grassi, i secondi perché sono poveri di amido e quindi mantengono equilibrati i livelli di glucosio nel sangue. Il latte di soia non zuccherato può sostituirlo alla perfezione, anche da aggiungere al caffè. Le abitudini, si sa, sono dure a morire: se non si riesce a rinunciare al latte d’avena, si può provare a berlo a stomaco vuoto o dopo aver fatto colazione o, ancora, berlo dopo aver fatto una breve passeggiata. 

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