Gli italiani, un tempo migranti per necessità, si confermano ancora oggi tra i più inclini a lasciare le proprie terre d’origine.
Un tempo, l’immagine dell’italiano migrante era molto diffusa nell’immaginario collettivo. Le storie di connazionali emigrati in terre lontane in cerca di fortuna sono spesso raccontate dal cinema e dalla letteratura e ci portano a pensare che l’emigrazione italiana sia un evento che appartiene al passato. La realtà, però, è ben diversa: oggi, quella narrazione ha assunto nuove sfumature. Gli italiani continuano a essere viaggiatori del mondo, ma con un diverso bagaglio di esperienze e aspirazioni.
Nonostante l’Italia abbia percorso un lungo cammino dal suo passato di nazione da cui molti emigravano in cerca di migliori condizioni di vita, la tendenza a esplorare oltre i propri confini non è svanita. Attualmente, il “Rapporto Italiani nel mondo 2023” della Fondazione Migrantes mostra che oltre 6 milioni di italiani vivono all’estero, un numero che si stima sia cresciuto del 91% rispetto al 2006.
Una scelta di vita importante, che sempre più italiani stanno prendendo
Cominciamo dalla distribuzione geografica: le destinazioni principali per questi italiani sono Argentina e Germania, dove risiedono le comunità più numerose. Altre destinazioni popolari includono la Svizzera, il Brasile, la Francia, il Regno Unito e gli Stati Uniti. In generale, comunque, l’Europa rimane la destinazione principale per gli italiani che lasciano il paese, con oltre 3,2 milioni di connazionali che preferiscono restare all’interno del continente.
Quanto alle zone di partenza, sembra che la Sicilia sia la regione d’origine più comune, seguita da Lombardia, Campania, Veneto e Lazio. Per quanto riguarda la demografia, il rapporto sottolinea una crescita significativa delle donne italiane all’estero, con un aumento del 99,3% dal 2006. La maggior parte degli italiani all’estero è celibe/nubile, seguita da una percentuale minore di coniugati. Si nota anche un aumento delle unioni civili.
Dopo anni in cui la percentuale di espatriati aumentava continuamente, il 2022 ha visto per la prima volta una diminuzione delle partenze. Molti italiani sembrano invece vivere in una sorta di limbo, mantenendo legami sia con l’Italia che con il loro paese di residenza estero. Secondo il rapporto, questo fenomeno suggerisce un approccio più cauto e considerato alla migrazione, possibilmente influenzato dall’esperienza della pandemia: “È come se il Covid avesse reso i migranti italiani che partono oggi meno spavaldi, meno propensi al rischio, ma con maggiore senso di responsabilità e una più intensa inquietudine rispetto ad una scelta di vita che potrebbe essere definitiva“.
Nel 2023, invece, si è assistito a una forte ripresa dell’espatrio tra gli italiani più anziani. C’è chi vuole cambiare vita con l’arrivo della pensione e chi, invece, fa questa scelta per ricongiungersi con familiari che vivono all’estero.