Il ladro più famoso di tutta l’Europa è Vjeran Tomic, definito come “Lo Spider-man di Parigi“. La sua storia è divenuta un documentario di Netflix.
Atti criminali che hanno attirato l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale per via del modo in cui sono stati perpetrati nel tempo. Nondimeno, anche alcuni produttori si sono interessati a questa incredibile storia, visto che ne hanno fatto uno spettacolo impressionante e visibile su una nota piattaforma di streaming su internet.
In effetti, su Netflix è disponibile un documentario riguardante il ladro più famoso d’Europa, ma anche molto noto in tutto il globo, Vjeran Tomic. Se in passato ci eravamo appassionati con le note vicende avvenute ad un altro mestierante del genere con il nome Lupin, oggi è lui, definito “Lo Spider-man di Parigi”, il protagonista indiscusso del mondo dei ladri. Ciò che ha fatto non poteva che creare intorno a lui un personaggio molto attraente per il pubblico e capace di vivere attimi di pura adrenalina senza il timore di farsi del male o finire in carcere.
Una storia ricca di avventura e in grado di poter affascinare chiunque si cimenti nel guardare cosa gli è successo nella vita. Ma, si sa, il mondo dei fuorilegge è contornato da continua ansia di essere beccati da parte degli agenti, fatto che non può permettere mai di vivere una vita regolare e senza problematiche.
Il ladro è in continua fuga dalle forze dell’ordine e l’altissima tensione che ha vissuto quotidianamente non poteva far altro che portarlo a sbagliare. Un errore, nel suo caso, può però essere fatale per il proseguo della sua attività, come anche per l’incolumità della sua persona.
Da ottobre Netflix mette a disposizione degli abbonati alla piattaforma il docu-film intitolato “Vjeran Tomic: lo Spider-man di Parigi” che mette in mostra tutte le vicissitudini affrontate da parte del ladro. Uno dei suoi colpi più ad effetto e spettacolari riguardano la refurtiva portata via dall’interno del Museo d’Arte Moderna di Parigi, ben 5 quadri di un valore inestimabile.
La sua passione per il mondo dell’arte sembra esser nata quando aveva 11 anni e entrò casualmente al Musée de l’Orangerie a Parigi, ma non fu coltivata per via del rifiuto del padre verso questo settore. Questo sembra aver spinto Tomic a divenire un ladro di fama mondiale, capace di rubare un Modigliani, un Picasso e tante altre opere d’arte di tale valore.
Alcune vennero consegnate a un imprenditore, Corvez, disposto a pagarle fino a 50 mila euro l’una. Quest’ultimo non pagò mai la cifra pattuita e quando Tomic venne arrestato, dopo un’indagine che lo ha visto intercettato telefonicamente, fece il nome del ricettatore, il quale ne fece un altro, ossia quello di un orologiaio laureato in storia dell’arte. Ma le tele, secondo la versione di quest’ultimo, sono state gettate, visto che fu preso dal panico. Versione alla quale mai gli agenti e Tomic – che sperano di ritrovarle un giorno – hanno dato credito.
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