Per sostenere coloro che hanno avuto un figlio è possibile chiedere il sussidio da 3000 euro per i dipendenti genitori. Ecco di cosa si tratta.
Diventare genitori è un’avventura emozionante, bellissima ma anche impegnativa, non solo dal punto di vista fisico e mentale, ma anche economico. Sono tante le spese da sostenere: pannolini, latte in polvere, carrozzino, culla, vestiti e, dopo, asilo nido, cibo, e tanto altro. Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, i costi per mantenere un bambino nel suo primo anno di vita va da 7.065,07 euro fino a 17.030,33 euro.
Per sostenere la genitorialità e la natalità, sono tante le iniziative a livello nazionale e locale. Un esempio è il sussidio da 3000 euro per i dipendenti genitori. Ecco chi può richiederlo e come ottenerlo.
Sia a livello nazionale che a livello locale sono tante le misure previste per incentivare le nuove nascite e aiutare i neo genitori a sostenere le piccole e grandi spese per i nuovi arrivati. Un occhio di riguardo poi viene dato anche ai genitori dipendenti.
A questo proposito è possibile richiedere il sussidio da 3000 euro per i dipendenti genitori. Si tratta dell’iniziativa dell’azienda torinese Sparco, che produce abbigliamento tecnico per il motorsport. L’azienda, che nel 2022 ha generato un fatturato di più di 140 milioni, conta 1700 dipendenti (di cui 800 in Italia).
Sparco ha pensato ad una misura concreta per incentivare la natalità: si chiama Parental Policy e non è altro che un sussidio da 3000 euro lordi offerti a tutti i dipendenti dell’azienda che nel 2024 diventeranno genitori o adotteranno un figlio. Questa misura si inserisce in tutte le iniziative pensate per rafforzare il benessere dei dipendenti nei prossimi 5 anni e “creare meccanismi virtuosi con le realtà locali in cui l’azienda opera”.
Come ha dichiarato Niccolò Bellazzini, brand manager di Sparco e componente del Consiglio di Amministrazione, l’idea di questo Bonus è nata perché l’azienda è molto giovane: i dipendenti hanno un’età media di 40 anni e il 60% di loro sono donne. Come Sparco, sono tantissime altre le aziende italiane che incentivano concretamente le nuove nascite con dei sussidi e contributi ai propri dipendenti: ad esempio Prysmian offre 5000 euro in 3 tranches ai propri dipendenti a partire dalla nascita o adozione del figlio.
L’azienda ha anche aumentato da 12 a 16 le settimane che verranno retribuite al 100% durante il periodo di congedo per le mamme. Un’altra azienda che ha a cuore la natalità è Barilla che offre 12 settimane di congedo retribuito per ogni neo genitore. Ranstad, invece, offre 1000 euro alla nascita del bambino, altri 1000 euro all’anno fino al compimento dei 6 anni, 250 euro netti al mese per i costi dell’asilo nido e fino a 330 euro al mese per i servizi di baby sitting. Infine Lidl propone delle borse di studio e iniziative di orientamento al lavoro per i figli dei suoi dipendenti.
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