L’approdo di Mazzarri sulla panchina del Napoli, dovrebbe portare uno stravolgimento dell’assetto tattico della squadra campione d’Italia.
La corsa alla panchina del Napoli, dopo la scelta di esonerare Rudi Garcia, ha riportato in azzurro Walter Mazzarri dopo ben 10 anni. Al netto dell’incredulità di tanti, la prima cosa da capire è come potrebbe mettere in campo la squadra, considerando la rosa attuale degli azzurri Campioni d’Italia.
Nella sua carriera, il tecnico toscano ha quasi sempre adoperato la difesa a tre, che ha utilizzato anche nella sua ultima esperienza partenopea. La rosa invece oggi è molto diversa e tutti coloro che si sono succeduti in panchina hanno sempre optato per la linea difensiva a quattro e due esterni offensivi a supporto di una o due punte. Con Mazzarri, invece, qualora non si scegliesse di continuare con lo stesso modulo, l’assetto tattico dovrebbe essere decisamente diverso.
Ecco come giocherebbe il Napoli di Mazzarri: l’ipotesi del ritorno alla difesa a tre
I primi giorni sulla panchina del Napoli per Mazzarri saranno di totale riflessione. Il tecnico 62enne di San Vincenzo dovrà riflettere se intraprendere da subito una nuova strada o cercare di innestare le sue idee. Il dogma dell’allenatore è la difesa a tre, ma la rosa dei difensori partenopei però è costruita per quella a quattro. Con il tecnico toscano al timone, gli azzurri potrebbero passare alla difesa a tre, caposaldo del 3-5-2 che storicamente ha fatto le fortune dell’ex allenatore. Di recente ha definito “bellissimo” il 4-3-3 di Spalletti e però ha precisato che lui in carriera non ha mai potuto utilizzarlo perché non ha mai avuto i giocatori giusti.
“Il 4-3-3, con tutti i movimenti delle catene di destra e di sinistra, i terzini che, a volte, invece di allargarsi costruivano da dentro. Insomma, tante novità e il Napoli le ha assimilate meglio di altri”, aveva detto Mazzarri nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport. Almeno inizialmente dunque, l’allenatore potrebbe confermare la formazione già collaudata, con il 4-3-3 che ha fatto le fortune, in chiave tricolore, di Luciano Spalletti.
In porta è prevista, ovviamente, la conferma di Meret, mentre per quanto riguarda il pacchetto difensivo, l’allenatore toscano potrebbe affidarsi a Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus (già conosciuto ai tempi dell’Inter) o Natan, e Olivera. A centrocampo la miscela ideale potrebbe essere rappresenta dalla fisicità di Anguissa e dalle geometrie di Lobotka e Zielinski. Infine, il capitolo attacco dove Osimhen continuerà ad essere il fulcro del gioco offensivo napoletano con Politano e Kavaratskhelia. Il 4-3-3 che potrebbe proporre dunque non sarebbe di certo diverso negli uomini proposti già da Rudi Garcia.