BoboTv, chi è davvero il proprietario del format? La verità dietro la scelta di Vieri

Dopo il polverone nato in seguito alla rottura tra Vieri, Adani, Cassano e Ventola, in tanti si chiedono di chi sia la BoboTv: la verità. 

La BoboTv non tornerà a essere guidata da Vieri assieme a Cassando, Adani e Ventola. La rottura tra il calciatore e i suoi colleghi ed amici appare insanabile, intanto in molti si domandano di chi sia la proprietà della trasmissione e dunque del canale Twitch.

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Di chi è la BoboTv (IG Bobotvofficial) – Ttiviaggi.it.

Intanto i diretti interessati continuano a mandare frecciate nemmeno piuttosto velate a Bobo Vieri. La questione appare alquanto spinosa e sarà difficile comprendere cosa sia davvero accaduto.

Di chi è la BoboTv, la verità sulla trasmissione di Vieri

Dopo che Lele Adani, Antonio Cassano e Nicola Ventola hanno deciso di abbandonare la BoboTv e Bobo Vieri c’è chi si chiede di chi sia questo famoso canale Twitch. Mentre i diretti interessati non sembrano voler tornare sui loro passi, pare che Vieri andrà avanti da solo.

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Gli affari di Bobo Vieri (IG Bobotvofficial – Ttiviaggi.it)

Non ci sarebbero però documenti che collegano la BoboTV ufficialmente alla Christiane Rivaux S.A.S. e C, società in accomandita che gestisce di fatto gli investimenti di Bobo Vieri. La socia accomandataria è la madre del calciatore e dunque è da qui che si gestiscono gli affari del figlio. C’è, però, una richiesta firmata da questa società nel 2022 in cui si chiedeva di registrare il logo della BoboTv, registrazione ottenuta nel dicembre 2022.

Questa richiesta fa della accomandita che gestisce gli affari di Bobo Vieri il principale gestore. Ma non sono resi noti i ricavi di questo canale Twitch. Intanto Cassano, raggiunto da Valerio Staffelli che gli ha consegnato il tapiro d’oro, ha detto che il progetto non era nato per soldi e dunque nemmeno la lite ha questa ragione.

Di soldi ce ne ho per tutta la vita“, ha detto Antonio Cassano a Striscia la Notizia. L’ex calciatore ha spiegato che con Vieri avevano creato questo progetto assieme, alla base dell’idea c’era la condivisione e l’amicizia. Ma, secondo quanto ha spiegato Cassano, sarebbe venuta meno la condivisione e per questo le strade si sono separate.

“(…) Noi tre avevamo un’idea, volevamo andare avanti come sempre. Ma per farlo serve che si decida in quattro: non deve decidere uno solo e non si deve decidere in cinque“, ha aggiunto Cassano. Dalle sue parole pare che il problema potrebbe essere stato gestionale, ovvero le decisioni non sarebbero più state prese in quattro e questo avrebbe creato dei risentimenti e causato la separazione definitiva.

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