Un materiale più costoso dell’oro e del platino. Un solo milligrammo costa 25 miliardi. Ecco di che materiale si tratta.
Un materiale che da solo può costare più dell’oro, del platino e del rame. Questo materiale è incredibilmente raro e difficile da realizzare perché in natura semplicemente non potrebbe esistere. Questo materiale rappresenta l’apice del progresso scientifico umano nello studio dello spazio.
L’oro è da sempre considerato il materiale più prezioso. Lo è talmente tanto che viene utilizzato come valuta per stabilire il valore del denaro in tutto il mondo e i rapporti che intercorrono tra una valuta e l’altra. Un altro materiale estremamente prezioso è il platino, una lega di oro e argento che deve essere lavorata molto per uscire in forma pura e per questo è ritenuta più preziosa dell’oro. Altro caso molto interessante è quello del rame, in alcuni casi anche più prezioso e costoso dell’argento perché utilizzato in migliaia di campi per le sue proprietà di conduzione elettrica e facilità di lavorazione.
Tutti questi materiali, tuttavia, impallidiscono davanti al materiali conosciuto dall’uomo che è considerato il più raro, prezioso e costoso dell’universo conosciuto. Si tratta di un materiale estremamente atipico perché non esiste e non può esistere in natura, almeno sulla Terra, ma può essere percepito nel vuoto cosmico dello spazio o realizzato in avanzatissimi laboratori come il CERN di Ginevra. Questo materiale, anche se è improprio definirlo tale, non può essere direttamente in contatto con nessun elemento presente sul nostro pianeta perché le due cose finirebbero per distruggersi a vicenda senza possibilità di altre soluzioni.
Stiamo parlando di antimateria, un elemento dell’universo fino a poco tempo fa soltanto teorizzato dai fisici che adesso è reale e può essere prodotto, anche se in quantità meno che microscopiche e con un dispendio immenso di energia. Laboratori come il CERN, uno dei più all’avanguardia del pianeta, possono produrre solo 10 milioni di antiprotoni in un minuto con l’acceleratore di particelle di cui è dotato. Può sembrare molto, ma in realtà si tratta della quantità necessaria per formare solo qualche atomo di antimateria, che a contatto con qualsiasi altra particella di materia del nostro mondo finirebbe per autodistruggersi.
Questo perché materia e antimateria non possono coesistere se a contatto e finiscono per distruggersi a vicenda, il ché rende l’antimateria non solo estremamente dispendiosa da produrre, ma anche incredibilmente difficile da trattenere. Gli strumenti dei ricercatori del CERN permettono di mantenere in vita l’antimateria per poterla studiare, ma sarebbe troppo difficile, per non dire pericoloso, far si che lasci il laboratorio.
Facendo un calcolo, considerando i ritmi di produzione dell’acceleratore del CERN e i suoi costi di attività, per produrre meno di 30 grammi di antimateria occorrerebbe più di un miliardo di anni e un costo circa 25 miliardi di euro per un milligrammo.
Con costi di produzione tanto alti e una possibilità di vita così effimera si può capire perché l’antimateria viene considerata il materiale più costoso conosciuto dell’uomo. Per il momento questa è scambiata solo tra i vari laboratori di ricerca per poter essere studiata.
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