Albero di Natale, vero o artificiale: quale inquina di meno

Tempo di albero di Natale, ma quale scegliere tra vero e artificiale di plastica? Ci sono pro e contro, anche per l’inquinamento. 

La scelta dell’albero da addobbare per le feste è molto complessa, non solo la dimensione, la forma, il colore, ma anche la tipologia. C’è il club di quelli che non rinunciano mai ad un bell’abete profumato in casa e quello di chi invece predilige un albero di plastica da poter riutilizzare ogni anno.

Albero di Natale quale inquina meno
Albero di Natale artificiale o naturale – TTiviaggi.it

Ovviamente per entrambe le scelte ci sono benefici e anche problemi, quindi occorre valutarli individualmente per capire quale conviene, sia sul fronte economico che sul piano legato al danno ambientale che ognuno di questi determina.

Albero di Natale, quale scegliere: artificiale o vero?

Il Natale costa caro, non solo per la questione economica ma anche ambientale. Bisogna fare i conti con dati che nessuno immagina. Secondo Ispra infatti, considerando quello che occorre per produrre, smaltire, trasportare un albero sintetico di circa 2 metri, l’impatto si traduce in 40 kg di CO2, se moltiplicata questa cifra per tutti gli alberi che vengono venduti si ha una stima molto chiara del danno.

albero di natale
Come ridurre l’inquinamento dell’albero di Natale (ttiviaggi.it)

Il principale problema è infatti proprio il PVC ovvero il materiale plastico con cui viene realizzato l’albero di Natale. Questa pratica non è sicuramente ideale perché arriva dai combustibili fossili quindi la sua produzione è inquinante, inoltre lo smaltimento non è affatto facile, nonostante la differenziata. Senza considerare poi tutte le colle che vengono utilizzate, le resine, le vernici e tutto ciò che viene impiegato per decorarlo. Occorrono 200 anni per disintegrare un albero artificiale. Quindi per poter ottimizzare la spesa e il costo per l’ambiente ogni albero dovrebbe durare in casa almeno 30 anni, ma ovviamente raramente questo avviene.

Scegliere un vero abete quindi in realtà è la soluzione migliore perché l’impatto in termini di carbonio è solo di 4 kg, quindi nettamente inferiore. Inoltre nel 90% dei casi gli abeti che vengono venduti non sono abbattuti, sono vere e proprie piante quindi non si va a generare alcun tipo di impatto negativo, anzi, per chi ha la possibilità dopo si può piantare in giardino o nel parco. Le coltivazioni di abeti permettono anche di migliorare il terreno in cui vengono posizionati, prevengono il rischio idrogeologico e sono veramente fondamentali per l’ambiente.

Infine, bisogna ammetterlo, non c’è niente come un albero vero in casa, il suo profumo, la sua imperfezione, sono veramente un tocco natalizio che non ha prezzo.

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