Per rendere più sicure le nostre password in rete un esperto di sicurezza dà un importante consiglio. Scopriamo di cosa si tratta.
Al giorno d’oggi, si sa, le password che inseriamo in rete sono nel mirino di tanti cybertruffatori sempre pronti a inventarsi trucchi di ogni genere per impossessarsene.
Non passa giorno che non ci sia qualche notizia di nuove truffe online. I malintenzionati hanno un solo obiettivo: impadronirsi delle nostre credenziali per svuotare i conti.
Ecco allora che proteggere le nostre password dall’assalto sempre più sofisticato dei truffatori della rete diventa una vera e propria urgenza. Possiamo rafforzare la sicurezza delle nostre password seguendo un semplice consiglio da parte di un esperto di sicurezza.
Il semplice trucco per rendere più sicure le nostre password
The Sun ha interpellato a questo proposito Stan Kaminsky, esperto del colosso della sicurezza informatica Kaspersky. L’esperto di cybersecurity ha fornito alcuni utili consigli per proteggere le nostre password dalle mani rapaci dei malintenzionati.
Non tutti li amano, ma molti di noi usano gli emoji o le emoticon, le simpatiche faccine (o altri simboli) per esprimere stati d’animo o emozioni nei messaggi che inviamo sui social o per SMS. Bene, sapevate che molte app permettono di inserirli anche nelle password? Permettono infatti di potenziarle, rendendole significativamente più forti.
Questo perché, spiega Kaminsky, «quando gli intrusi tentano di forzare una password contenente lettere, numeri e segni di punteggiatura, ci sono meno di un centinaio di varianti per ciascun simbolo che devono scegliere». Discorso ben diverso con i simpatici emoji, prosegue l’esperto. Infatti «ci sono più di 3600 emoji standardizzati in Unicode, quindi aggiungerne uno alla password costringe gli hacker a passare attraverso circa 3700 varianti per simbolo».
Questo significa che gli hacker devono fare i conti con una maggiore complessità, dato che «una password composta da cinque emoticon diverse equivale a una normale password di nove caratteri. Mentre sette emoji equivalgono a una password complessa di 13 caratteri ‘normali».
Ma ci sono anche altri vantaggi nell’usare gli emoji per creare password. In primo luogo sono più facili da ricordare rispetto a complicati “miscugli” di lettere. In secondo luogo bisogna sapere che gli hacker non li utilizzano nei loro attacchi più brutali, quando aggrediscono un login con un enorme elenco di possibili accesi.
Meglio però non creare una password fatta di soli emoji (anche perché non tutte le app permettono di usarli nelle password). La cosa migliore, suggerisce l’esperto di cybersicurezza, è quella di usarli per modificare leggermente una password anziché sostituirla completamente, aggiungendone uno o due per aumentarne la complessità.